Fuori dal recinto

un’opportunità per uscire dai soliti schemi.

“L’uomo ha da sempre immaginato il futuro, individuale e della collettività, per guidare il proprio destino verso quella dimensione utopica e tanto agognata che chiamiamo felicità.”
(F.Morace)

Ogni azione che l’uomo compie si fonda su una scelta Politica, consapevole o meno.

La politica è un’arte dunque che comporta impegno e competenza, proprio per quella responsabilità nei confronti della società che è il fine del suo agire.

Ricordando sempre il prestigioso e saggio ruolo che hanno avuto i nostri Padri Costituenti nel pensare, con lungimiranza alle future generazioni.

Fuori dal Recinto
La Storia

Il buon governo

Per ispirare l’operato del governo, Ambrogio Lorenzetti affresca nel Trecento la Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena. Le sue pitture hanno la funzione di rammentare ai politici riuniti nei consigli di governo, la correlazione tra le loro decisioni e la vita di tutti i giorni.

Sarebbe un sogno se oggi avessimo un buon governo in grado di far lavorare tutti, far vivere i cittadini in serenità e sicurezza e se gli stessi governanti fossero onesti, intelligenti e lungimiranti.

Ma è decisamente una chimera…

Il Buon Governo
Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Buon Governo, (1338-1339), Sala dei Nove, Palazzo Pubblico, Siena

L’affresco esprime anche la percezione della giustizia nella Siena del tempo, una giustizia che non è solo giudizio di giusti e colpevoli, ma anche regolatrice di rapporti commerciali. 

La Giustizia si limita ad amministrare la bilancia che è però retta dalla Sapienza Divina.

La simbologia è evidente: la Giustizia umana non è sufficiente a raggiungere l’equità senza affidarsi alla Sapienza di Dio.

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